F.S. Merlino - Questa è l'Italia

104 F. S. MERLINO la casa d'un tal Baufremont. L'indomani, è la volta della casa d'un certo Tasca. Un altro giorno, il convegno dei ladri ha luogò presso un tal Trabbia. Una notte, viene scassinato l'ufficio del cancelliere della Corte d'Appello ·e un grosso bottino viene asportato. Nel tempo stesso dal museo scompaiono gli oggetti piu preziosi. I ladri rimangono sconosciuti. Il procuratore generale sguinzaglia la sua polizia segreta, ma quella ufficiale svia le ricerche. Tuttavia, dopo un certo tempo, una donna rivela al Ta jani che alcuni oggetti rubati al museo si trovano in casa di un certo Ciotti. Nella piu gran segretezza, una notte, viene operata una perquisizione nella casa indicata e si trovano gli oggetti. Ciotti era un poliziotto del gabinetto particolare del questore Albanese. Non basta ancora. Il tempo passa. Ogni giorno si trova un cadavere: l'autorità giudiziaria vuole aprire un processo istruttorio, ma la questura mette ad ogni passo degli inciampi. Tutti i delitti si commettono con la complicità o la connivenza della Polizia: si ruba e si assassina « per grazia di Dio e volontà della Nazione». Un brigadiere delle guardie campestri drizza la sua tenda nella campagna vicina e preleva imposte sul terreno, sui prodotti, sul consumo, come se fosse lui lo Stato 35 • Un delegato si accampò in un paese e vi fondò la «mafia» cioè fu a capo di una banda che rubava e uccideva per conto suo. Questa perla di delegato dà con le sue mani fuoco a un pagliaio e l'indomani le guardie estraggono da esso i resti di un cadavere. Un manipolo di ventidue guardie mandamentali di Misilmeri compie furti, estorsioni, omicidi, spedisce lettere minatorie e impone taglie. Il pro<:uratore generale tenta di stabilire la responsabilità dei colpevoli. Un giorno, nel suo ufficio, sta aspettando due giovani, l'uno di didasette l'altro di diciarinove anni, che devono testimoniare contro alcuni agenti di polizia; uno dei suoi sostituti entra pallido e sconvolto e gli riferisce con voce tremante, che i testimoni da lui aspettati son stati nella notte fucilati dalla polizia. Il Tajani 35. In Sicilia ciò capita spesso, cosicché, da una parte i briganti imitano lo Stato, dall'altra lo Stato imita i briganti, e le popolazioni possono ripetere degli uni e dell'altro: BibliotecaGino Bianco L'Altissimo di lassu Ci manda la tempesta; Gli Altissimi di quaggiu Ci tolgon quel che resta; E noi fra tanti altissimi Siamo flagellatissimi.

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