F.S. Merlino - Questa è l'Italia

POLIZIA E TRIBUNALI 103 ma istruttivo, 1 sistemi della polizia e della magistratura italiane. Abbiamo già ricordato un certo Curletti, grande plenipotenziario governativo inviato da Cavour dapprima a Bologna, poi a Napoli e in Sicilia per restaurarvi l'ordine morale secondo la frase allora di moda. Questo personaggio legalmente accusato d'avere compiuto furti e d'esser capo di una banda di malviventi a Napoli, si rifugiò in Sicilia; e là fu -di nuovo accusato d'aver compiuto uccisioni con la complicità di persone piu importanti di lui. Fu provato 33 che manteneva un famoso assassino di nome Tarino, del quale si serviva per disfarsi di nemici, o di testimoni imbarazzanti. Quando i suoi delitti furono scoperti e l'opinione pubblica se ne commosse, sembrando inevitabile un processo, Tarino fu arrestato, ma, alcuni giorni dopo, fu trovato nella sua cella morto avvelenato: Curletti ricevette dal Governo il denaro necessario perchè abbandonasse il paese e, soltanto quando egli fu al largo, fu spiccato contro di lui un mandato di cattura. Ma veniamo a tempi piu recenti. Nel 1870 il Tajani, procuratore generale del re a Catanzaro, fu trasferito a Palermo. Prima di lasciare la sua residenza, lesse sui giornali una notizia dell'agenzia Stefani, secondo cui una vasta congiura era stata scoperta nella capitale della Sicilia, grazie alla vigilanza e all'abilità del questore locale, il famoso Albanese. Giunto a Palermo, il Tajani fece un'inchiesta e seppe che la vasta cospirazione non era che un sogno, o piuttosto una spiritosa invenzione del funzionario. Poco dopo. a proposito di alcuni manifesti repubblicani, diffusi in occasione di una festa, il Tajani fece una scoperta analoga. Finse di nulla e, per non diventare lo zimbello della Polizia, creò una sua polizia personale 34 • · Misfatti accadevano ininterrottamente, i sequestri continuavano e cosi i furti e gli omicidi. Un giorno è svaligiata 33. AN'l:INoRI,p. 334. V. Anche MINGHETTI, Dei partiti politici in Italia e della loro ingerenza nell'amministrazione della giustizia, Bologna 1882, p. 128 Zm1, op. cit. 34. In Sicilia ci sono quattro polizie: quella dei prefetti e organi di sicurezza (questori); la polizia dell'ordine giudiziario, quella dei carabinieri; la polizia delle zone militari. Per fortuna la polizia delle guardie a cavallo fu sciolta nel 1876 con decreto reale, e un centinaio di suoi membri inviato direttamente a domicilio coatto; inoltre la polizia delle guardie campestri non conta. La, Sicilia nel 1876-1877, Palermo 1877, p. 57. BibliotecaGino Bianco /

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