F.S. Merlino - Questa è l'Italia

POLIZIA E TRIBUNALI 101 ple. Soltanto qui è il caso di esclamare: Quod non fecerunt barbari f ecerunt Barberini. Ciò che il governo borbonico o l'austriaco non avrebbero osato e certo non pensarono di fare - -condannare i loro avversari politici come delinquenti comuni - tale oltraggio al senso morale del pubblico - lo diciamo a sua eterna vergogna - il governo italiano, quello degli Zanardelli, dei Cairoli, dei Crispi e dei Tajani. mancando del coraggio per chiedere una legge eccezionale contro i socialisti, lo premeditò e lo perpetrò nel modo piu gesuitico. La corte di cassazione romana fu il principale strumento di quel vile raggiro giudiziario: la sua giurisprudenza, dapprincipio vacillante, si irrigidi e fu imposta ai magistrati recalcitranti. Nel 1880 i giudici di Forli, invischiati in uno di questi processi, furono unanimi. dopo una splendida difesa del Ceneri, nell'assolvere gli accusati. Il governo li colpi relegandoli nei piu remoti angoli del Paese, dove andarono a meditare (come. prima di loro, i tre giudici milanesi in cui favore protestò la giunta municipale) sul valore della inamovibilità garantita dallo Statuto Costituzionale; che un uomo di spirito traduceva in latino maccheronico: Stat-ut-Zero (Stat-ut-O). Qualche tempo dopo si inscenò un altro processo dello stesso genere nella stessa località 29 : è superfluo dire che i nuovi magistrati, tratto profitto dalla lezione, non esitarono a condannare 36 • Cosi, alternando le argomentazioni speciose dell'Alta Corte, che citava nelle sue sentenze Reynaud per Reybaud, un socialista per un economista, ai mezzi piu persuasivi eµ cui dispone un ministro di giustizia (l'integerrimo Zanardelli e l'austero Tajani ne hanno usato piu di tutti gli altri ministri) si è riusciti a far condannare a Genova, a Forli, a Roma e altrove, per associazione a delinquere, dei giovani che non erano accusati di nessun particolare delitto, ma unicamente di un reato di opinione, che non avevano mai commesso crimini, che invece si riconoscevano incapaci a commetterne 31 • Invano una pro29. ANTI~oRr, loc. cit., p. 337, dà molti altri esempi. 30. Processo Valbonesi e altri, giugno 1880. 31. Uno degli accusati, un operaio per cui il Pubblico Ministero non aveva avuto che elogi, come per tutti gli altri accusati, che riconosceva tutti onestissimi nella loro vita privata, rallegrò l'udienza ponendo cos1 i termini del problema da risolvere. « Se noi siamo galantuomini, non possiamo essere delinquenti e viceversa ». Ma pare che questo semplice buonsenso sia troppo primitivo per i nostri giureconsulti, i quali giudicano e mandano in nome del re e delle leggi. Oggi essi hanno in una disposizione ambigua del nuovo codice penale l'arma necessaria per colpire i socialisti tanto temuti. Biblioteca Gino Bianco

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