F.S. Merlino - Questa è l'Italia

.,_ 94 F. S. MERLINO tanarli. Su quell'aguzzino, il Lombroso 21 ci offre il seguente episodio a edificazione dei metodi della polizia italiana. « Qualche tempo fa, scrive il Lombroso, Serafini, l'intrepido capo della polizia di Ravenna, venne a sapere che un assassino pericolosissimo s'era vantato di volerlo -uccidere: lo fa venire, gli mette in mano una pistola e lo invita a sparare su di lui, Subito l'assassino impallidisce e trema; perciò egli, presolo a schiaffi, lo caccia via». Un capo della camorra non si sarebbe comportato diversamente dal questore di Ravenna, salvo che non avrebbe scelto per teatro del suo coraggio un luogo tanto sicuro per lui, quanto pericoloso per il suo avversario. Ma lasciamo questa litania di episodi, che si susseguono uno simile all'altro, rivelando un sistema cosi ingiusto, inumano, primitivo che, senza le testimonianze d'uomini di ogni qualità e condizione, non si potrebbe credere attualmente possibile, non solo nella patria ~i Beccaria e di Romagnosi, ma neppure in Siberia. · « Comprare mediante favori e patti segreti connivenze nei luoghi infamati; collocare delinquenti fals.i, o compiacenti (quelli che in Francia si chiamano montoni) nelle celle dei detenuti per estorcerne i sospiri e i gemiti; mettere taglie sulla cattura dei contumaci vivi o morti sono, secondo l'Ellero, oggi consigliere della Corte di Cassazione di Roma, orrori contro cui la dignità pubblica si rivolta » ... come essa si rivolta contro quelle cc terribili amrnonizioni ... per cui degli infelici, senza possibilità di difendersi, in dispregio di ogni forma, senza che la colpa sia provata, o per un fallo già espiato ... son privati della lipertà e dell'onore e messi fuori della legge, disgraziati loro! su semplice sospetto di una colpa ignorata o futura. Ah! chi avrebbe detto - esclama quell'uomo d'ordine - che dopo cosi giuste vergogne inflitte alle polizie borbonica, papalina e ducale e dopo tante frasi e farse liberali, la nazione italiana, nella seconda metà· del secolo diciannovesimo, sarebbe stata sottoposta a un tale obbrobrio! 22 » Chi poteva prevedere, nel 1849 e 1860, che i liberali, i compagni dell'anarchico Pisacane, che dovevano governare 21. L'uomo delinquente (nella traduzione francese: L' homme crimine/), Parigi, 1887. · 22. P. ELLERO, Tirannide borghese, Bologna, 1879, p. 342, 343. L'Ellero non è autorità sospetta. Già professore all'università di Bologna, siede al tribunale supremo che, sotto gli occhi del governo, eseguisce arresti che son talvolta chiamati servizi. BibliiotecaGino Bianco

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