Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

nata alla soddisfazione di bisogni reali, etc. Noi guardiamo fin da ora « al di là dell'angusto orizzonte giuridico borghese>> che è anche, a quanto pare, l'orizzonte marxista, e invitiamo gli operai ad una società fondata sulla libera intesa e sulla solidarietà, e non sull'eterna disputa cavillosa del dare e dell'avere. Del resto, noi non crediamo (almeno esprimo una mia opinione) che vi sarà mai al mondo questa paradisiaca abbondanza che renderebbe inutile ogni regola ed ogni patto di reciprocità ed anche di solidarietà, cioè ogni determinazione dei rapporti sociali, poiché è evidente che quando non si soffrirà che dell'abbondanza e della « noia del superfluo>> non si cavillerà per un po' piu o un po' meno. L'uomo non arresterà i suoi bisogni ad un punto fisso, come i mondi non arresteranno la loro corsa nello spazio; quanto piu egli produrrà, tanto piu cresceranno i suoi bisogni. I limiti visibili dell'uomo si ritraggono sempre quando si avanza sulla superficie della terra. Infine Marx, pur criticando, talvolta assai giustamente, la teoria del programma di Gotha, non ce ne offre una piu soddisfacente. Egli non è neppure piu felice a nostro giudizio nella confutazione della parte « pratica >)dello stesso programma. Marx rimprovera a Lassalle ed ai lassalliani di prendersela esclusivamente con la classe capitalista, risparmiando deliberatamente i proprietari di terre; constata, di passaggio, che la grande maggioranza della popolazione tedesca si compone di contadini. Ma chiede a sua volta che si risparmino i ceti medi per la singolare ragione che essi « diverranno rivoluzionari nella misura in cui passeranno nel proletariato )) (un proces-so di semplificazione che non si è realizzato nella proporzione voluta dalla teoria e dal sistema marxista). Egli attacca con incontestabile vigore l'internazionalismo del partito operaio socialista tedesco, ridotto (l'internazionalismo) ad una dichiarazione platonica a favore della « fraternizzazione dei popoli))' luogo comune della borghesia liberale. Invece di questa sciocchezza, Marx preconizza « l'unione internazionale dei lavo54 BibliotecaGino Bianco

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