Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

si svilupperanno anche a mano a mano che il progresso farà risaltare meglio l'individualità, oggi soppressa e compressa sotto la pressione livellatrice che l'autorità, sotto tutte le sue forme di governo, di propri~tà, di costumi, di pregiudizi, esercita sulle masse. Bisognava dunque indicare una soluzione per l'avvenire; bisognava trovare una formula che assicurasse il mantenimento dell'eguaglianza nello scambio degli equivalenti in ogni società avvenire; oppure bisognava rinunciare a questo principio del dai· che io ti do, uscire da questa economia bottegaia e mostrarci, almeno farci intravedere da lontano un nuovo principio morale, che illumini l'umanità emancipata dalla morale mercantile e che rinnovi le relazioni fra gli uomini, dotati, è vero, di qualità differenti e di energia differente, ma ai quali nulla impedisce di solidarizzare liberamente, volontariamente, per il vantaggio comune. In una fase superiore della società comunista, scrive Marx, dopo che sarà scomparsa la subordinazione servile degli individui alla divisione del lavoro, e quindi anche il contrasto di lavoro intellettuale e manuale; dopo che il lavoro non sarà semplicemente mezzo di vita, 1na anche il primo bisogno della vita; dopo che, in conseguenza dello sviluppo in tutti i sensi degli individui, tutte le forze produttive saranno aumentate e tutte le sorgenti della ricchezza sociale (notate la parola ricchezza in questo passo) scorreranno in tutta la loro pienezza, - solo allora l'angusto orizzonte giuridico borghese potrà essere superato, e la società potrà serivere sulle sue bandiere : « da ciascuno secondo la sua capacità; ad ognuno secondo i suoi bisogni». È. una vecchia cosa, vecchia di almeno venti secoli, il fatto che piu si promette per l'avvenire, 1nen~ si vuol concedere al presente. Piu la scadenza è lontana, piu si può essere generosi di promesse. Noi anarchici chiediamo che fin da ora, cioè fin dal momento in cui il periodo rivoluzionario è aperto ed il popolo è padrone dei suoi destini, cessi la divisione ad oltranza del lavoro, che la produzione sia subordinata al produttore, che il lavoro intellettuale non sia piu differenziato dal lavoro manuale (ciò che chiedeva già Charmirag nel 1835), che la produzione sia desti53 BibliotecaGino Bianco

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