t Poiché vi sono troppe ineguaglianze nelle qualità e nell'utilità (o valore sociale) del lavoro e nei bisogni, poiché queste ineguaglianze riguardano non soltanto la natura specifica dei lavori, ma anche l'ambiente sociale e le condizioni fisiologiche e psicologiche degli individui; e poiché esse sono essenzialmente variabili e variano non soltanto da luogo a luogo e da un anno ad un altro, ma anche nel breve intervallo che separa la produzione dal consumo; perciò ogni tentativo di regolare, secondo i principi di una giustizia distributiva assoluta, il compenso del lavoro o la ripartizione dei prodotti del lavoro fra coloro che hanno partecipato alla produzione, è destinato a fallire; e non vi è che il libero godimento, la solidarietà volontariamente stabilita fra i lavoratori, una intesa determinata dalle circostanze specifiche di luogo e di tempo, che possa risolvere il problema della coesistenza degli uom1n1 nella società. Quanto alla cultura che sarebbe, come la ricchezza, esclusiva1nente l'effetto del lavoro (e del lavoro econo1nico, cioè di quello che mira ad un risultato immediato, ad una ricompensa), il programma e la sua critica ne fanno evidentemente un sinonimo dell'insegnan1ento scolastico, ciò che non è affatto esatto. Il programma continua dichiarando che « gli strumenti di lavoro sono monopolio della classe capitalista)) e che « l'affrancamento del lavoro (sic!) esige la trasformazione di detti strumenti in bene comune (proprietà colletti va della società) e la regolamentazione sociale del lavoro sociale, cioè l'impiego di questo a scopi d'utilità generale ( esclusivan1ente ?) ed una giusta riparti- ,/ zione del suo prodotto >>. { Qui Marx fa una lunga critica delle diverse espressioni del te- ) sto: « prodotto del lavoro n, « giusta ripartizione >> etc. Insomma, egli vuole che 'si defalchi dal « prodotto del lavoro >>: / a) ciò che è necessario a compensare l'usura dei mezzi di produzione; r' b) ciò che è necessario per « estendere la produzione n; c) il contributo ad un fondo di riserva e di assicurazione contro gli infortuni, etc. : d) poi ancora le spese di amministrazione generale Oeggi : governo); 48 BibliotecaGino Bianco •
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