II IL PROGRAMMA DI GOTHA E LA. CRITICA DI MARX 1 Il programma di Gotha s'inizia con questa dichiarazione di principio : « Poiché il lavoro è la fonte di ogni ricchezza e cultura e non può essere prestato come lavoro generalmente utile che nella società, ne consegue che tutti i membri della società hanno diritto, a patto di adempiere alla loro funz1one di lavoratori, a tutto il prodotto, divisibile in parti eguali per ciascuno, nella misura dei loro ragionevoli bisogni >>. Marx nega che il lavoro sia l'unica fonte di ogni ricchezza, la fonte prima, poiché la fonte delle fonti è evidentemente la na~ tura. Egli nega ugualmente che il lavoro individuale, come quello del selvaggio, sia inutile. (Il prefisso « generalmente » non era nel progetto del programma che Marx esaminò. Questa parola risponde dunque all'obiezione di l\tiarx, o meglio la allontana; ma ]a frase tutta intera non è piu esatta perché ogni lavoro non è generalmente utile). Del resto, conclude Marx, dalla premessa che il lavoro è prestato socialmente non deriverebbe per il lavoratore che il diritto allo stretto necessario per vivere e per lavorare. In pratica, egli esclama, si può girare questo postulato in tutti 1 Anche la seconda puntata dell'articolo Socialismo tedesco (vedi la nota bibliografica al capitolo precedente) non è qui riprodotta per intero: ne abbiamo omesso la parte, che del resto sta compiutamente da sé, nella quale il Merlino esamina la lassailiana « legge di bronzo », risolvendola in una piu ampia legge di gravità economica di classi. Posteriormente il Merlino, con diverso atteggiamento di pensiero, riprese in esame sia questa legge, sia la legge marxista della concentrazione capitalistica. 46 BibliotecaGino Bianco
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