II IL CARATTERE PRATICO DELL' ANARCHISMO 1 Al Signor Redattore Capo del << Journal des Économistes )>. Mi rammarico vivamente di non essere riuscito, con la mia esposizione delle dottrine anarchiche, che a confermare i vostri dubbi sul carattere pratico dell'anarchismo. Non credo in verità che si possa andare molto piu lontano sulla via della praticità, salvo ad essere profeti o figli di profeti. Siamo giusti! L'economia politica ci dà una visione pratica, come- voi sembrate domandare, non dico della società quale potrà essere domani, ma di come è oggi? Chiudiamo un mo1nento gli occhi, dimentichiamo quello che avviene intorno a noi e ricordiamoci solamente di ciò che abbiamo letto nei libri di economia politica. Affermo che saremo assolutamente incapaci di concepire la società com' essa è. Il meccanismo degli scambi non si fonda sopra una finzione, la libera concorrenza, e su un'incognita, il valore? E chi ci può decifrare gli enigmi del cambio internazionale, della circolazione del capitale, dell'organizzazione del credito, del rialzo e del ribasso dei prezzi? Questo è perché è; e gli economisti, perdonate la mia franchezza, fanno un po' come certi medici di mia conoscenza, che, essendo stati chiamati a fare l'autopsia del cadavere di un individuo che si supponeva morto di veleno, avevano tante opinioni quanti erano i veleni trovati nella casa del defunto. Quanti sono i veleni della società, tante sono le opinioni fra gli economisti e i sociologi; sarei 1 « Journal des Économistes », Parigi, numero di febbraio del 1890. 18 BibliotecaGino Bianco
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