ciazione, che succederà alla lotta come forza motrice del progresso. Riassumiamo le nostre rivendicazioni dal punto di vista dell'individuo: I. - Integrazion~ economica dell'uomo, oggi essere frammentario, parcellare, padrone o schiavo, testa o braccio, possidente di cose che non adopera lavorando o che usa nel lavoro delle cose che non possiede, che alimenta gli altri senza saziare se stesso o che vive dei frutti del lavoro altrui: integrazione economica dell'uomo, dunque, con la confusione (nel senso giuridico) delle qualità di produttore e di consumatore in ciascun individuo e con la messa dei mezzi di produzione a disposizione di tutti i lavoratori; II. - Integrazione intellettuale del lavoratore con la riunione del lavoro materiale ed intellettuale, del lavoro industriale ed agricolo e con la varietà delle occupazioni, in modo da mettere in gioco e tenere costantemente in esercizio tutte le facoltà umane (cultura intensiva dell'essere umano); III. - Integrazione morale dell'uomo, soddisfazione di tutti i bisogni morali e materiali, libertà e incoercibilità degli atti dell'indiyiduo, effusione dell'esistenza, pienezza di vita per tutti gli uom1n1; IV. - Integrazione politica e sociale dell'uomo, completata dal1' associazione, e integrazione dell'umanità mediante il ritorno delle outcasts nella sfera della civilizzazione; V. - Infine, progresso continuo per mezzo d_ell'associazione, non lotta perpetua né progresso per sbalzi e reazioni, come al present~, progresso e miglioramento da un lato, regresso e rovina dall'altro. *** Si vede dunque che il contributo dell'anarchismo nell'evoluzione del pensiero e della società è l'idea dell'uomo, della sua integrazione, dei suoi bisogni, delle sue forze inesplorate, della 13 . BibliotecaGino Bianco \
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