Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

spettacolo dell'affarismo invadente, de' frequenti conciliaboli di socialisti sedicenti rivoluzionari con le autorità; delle lodi, che i primi sono costretti .a tributare alle seconde, in quegli stessi giornali in cui pretendono preconizzare il Socialismo e la rivolta. , Gl' interessi materiali passino pure; ma non stendano un'ombra sinistra sui principi. E benché nessun cumulo di benefici possa mai compensare le spoliazioni, non solo passate, ma quotidiane, di cui è vittima l'operaio, nondimeno giova che fra rivoluzionari e il governo non vi sia nessun vincolo di gratitudine neppur temporanea. Dalle mani lorde di cento Conselice, ogni cosa, financo la giustizia dovrebbe farci vergogna! Che giova che in coda a certe relazioni sopra affari intavolati o conchiusi si stampi che gli operai si riservano di combattere quel governo, da cui ricevono attestati di benevolenza interessata? Francamente io non so se debba dolermi di piu di questa cinica dichiarazione, o della equivoca e falsa situazione in cui si sono cacciati quelli che l' hanno fatta. Questo so: che, contro alla costoro intenzione, la gratitudine s' infiltra negli animi degli operai, e la politica del Governo, la quale si può esprimere cosf: corrompiamo, corrompiamo, qualcosa resterà, prevale sulle riserve e sui sottintesi di quegli altri. Il Congresso dunque esamini questi fatti, e li approvi, se può. E approvi pure la pia menzogna tante volte smentita e sempre ostinatamente ripetuta, che i lavoratori si emanciperanno nominando prima pochi socialisti a consiglieri e deputati, e poi altri, e poi altri .... E applauda anche allo spettacolo inverecondo di tanti socialisti, appollaiati nelle pubbliche amministrazioni, donde dispensano grazie e favori a' loro protetti, imitando appuntino le gesta de' loro predecessori .... E da questi fatti particolari rivolgendo la sua attenzione alla situazione generale del partito, vegga il Congresso a quali angustie è ridotta la stampa socialista, un df cosf battagliera e audace, oggi immersa fino alla gola nel pettegolezzo e nel fatto locale: 1er1'le259 17 BibliotecaGino Bianco \

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