avevamo incluso nel primo disegno della nostra raccolta, ma al quale abbiamo dovuto rinunciare per non ingrossarne troppo la mole e anche per mantenere le proporzioni fra le parti di essa; e in principio dell'anno, successivo diede alla stessa rivista un altro studio su H. George ed H. Spencer. 1 Entrambi questi articoli 1nostrano l'interesse del Af erlino per l'opera spenceri·ana, interesse che si fece senipre piu vivo durànte l'anno e al quale dobbiamo gli altri tre saggi che il lettore troverà in questo volume. Il prevalere, nella seconda metà del secolo XIX, della filosofia posùivista e in particolare del!'indirizzo evoluzìonisti·co rappresentato dallo Spencer, aveva procurato al filosofo inglese un'autorità pressoché indiscussa anche nel campo delle scienze sociologiche, e non furono pochi coloro che videro in lui, negatore del diritto di proprietà della terra in un'opera giovanile poi ripudiata nientemeno che un assertore del socialis1no. È rimasto famoso, quanto vano e ridevole, il tentativo compiuto in Italia da Enrico Ferri, che c~edette di aver trovato una sintesi di sci·enza, filosofia e socialismo accozzando stranamente insieme Darwin, Spencer e Marx. Il Merlino, che, formatosi sotto l'egemonia culturale del positivismo, non subi mai, al pari di Errico Malatesta, l'infatuazione scientificista, ravvisò sempre nello Spencer un nemico del socialismo, 'e nel saggi·o su La Giustizia, piu sopra ricordato, dimostrò che erano ingiustificate le simpatie che il suo liberalismo apparentemente antistatale gli aveva procurato perfino da parte di alcuni anarchici. E nei tre saggi di cui ci stiamo occupando, mentre confuta acutamente le idee dello Spencer, ne mette in evidenza l'arretratezza rispetto a quelle delle moderne scuole antitradizionaliste che andavano prevalendo nell'economia, nella pçlitica e nel diritto, e che egli studia con la massima attenzione. 1 Questo articolo, dal Merlino lievemente 111odificato nell'esordio per farlo parere scritto allora, fu ripubblicato nel 1906 dal Fabbri nella sua rivista già ricordata « Il Pensiero » (nn. 16, 17, 18). Nel numero 21 della stessa annata apparve anche la conclusione dell'altro saggio su La Giustizia dello Spencer, col titolo L'idea della giustizia secondo l'etica libertaria. XXVII BibliotecaGino BiQnco ,,
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