Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

Parigi, 25 luglio 1889 Carissitni compagni,. incaricato da voi di partecipare ai due congressi internazionali di questo mese, detti l'uno possibilista, l'altro marxista, al fine di affermarvi i nostri principi, la prima questione che si presentò tanto a me quanto agli altri delegati fu quella della duplicità ingiustificata dei congressi, duplicità di cui unica causa è stata la rivalità e l' orgoglio dei capi partito. L'unione fu proposta, ma gli sforzi fatti per conseguirla si infransero contro l'ostinazione e la mala fede dei capi. Quelli del congresso marxista, cioè -i Liebknecht, i Vaillant ed altri della stessa farina, pretendevano che l'iniziativa dell' accordo partisse dall'altro congresso; ma quando anche questa loro pue~ile pretensione fu soddisfatta e una commissione doveva essere eletta da ambo le parti per stabilire le condizioni dell'accordo, la presidenza del congresso marxista reclamò il diritto di nominare essa la commissione marxista, ed escludendo i fautori della conciliazione, riuscf facilmente a coipporla in modo che questa andò a vuoto. Ora è da avvertire che il programma dei ~ue congressi era identico: legislazione internazionale del lavoro, unione internazionale dei l~voratori, e a un dipr~sso id~ntiche sono le conclusioni a cui ~ due congressi sono pervenuti. In entrambi i congres~i erano rappresentati, per I~ Francia, delle camere sindacali e dei circoli di studi sociali : e parecchie delegazioni estere, come la belga e l' italiana, avevano mand_ato indistintamente rappresentanti per l'uno e per l'altro. N<?nostante tutto ciò, i capi partito hanno introdotto e tendono a perpetuare una fatale separazione nel seno della classe operaia : e non si peri tano di sacrificare tutto - logica, principi, concordia - alla lor9 orgogliosa vanità e puerile ambizione. Essi vogliono sf il trionfo _del quarto Stato, ma a condizione di avere essi le redini del nuovo governo, di dominare a nome del popolo. Questo fatto è pieno d' insegnamenti e di avvertimenti per noi. 247 Biblioteca Gino Bianco

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