quenti, si è creduto utile tracciare un terreno neutro, nel quale le opinioni e gli interessi opposti possano svolgersi, salvo a tradursi in atto quando la coscienza del diritto sia matura. Cosf si è proclamata la libertà della parola, della stan1pa, delle riunioni, dell' associazione. È vero che queste libertà sono tut~e violate per mezzo delle leggi che le regolano; ma fortunatamente in Italia se v'è una legge per la stampa, non v'è una legge per le associazioni. E pure in mancanza della legge s'invoca l'opera liberticida del magistrato. Sono i magistrati chiamati a far la legge violatrice del diritto di associazione con le loro sentenze. Ciò può convenire al Governo, il quale consegue il suo scopo illiberale senza attirarsi l' odiosità di una legge restrittiva; ma non conviene certo alla giustizia. E notate che se in Francia si è sancita una pena per il solo fatto di appartenere all'Internazionale; se in Germania è in vigore la Maulkorb-Gesetz, la legge musoliera contro i socialisti; se in Inghilterra le Trade Unions provocarono serie e violente agitazioni contro i capitalisti; se in Russia si deportano in massa i socialisti e si mandano a morte; in nessuno di cotesti paesi si osa affibbiare ad uomini onesti il nome di malfattori. Tanto pervertimento de' principi di morale e di giustizia çra riservato alla terra natale di Beccaria e di Filangieri! (Bravo!). La teorica fondamentale della requisitoria è, prosegue il Merlino: rivoluzionari, dunque mal/ attori. A questa io contrappongo l'altra: rivoluzionari, dunque non 1nalfattori. (Benissimo!). Il rivoluzionario sacrifica sé medesimo al benessere generale: il malfattore immola il bene altrui al proprio. Siamo proprio agli antipodi I O noi non siamo rivoluzionari, o noi non siamo malfattori. Ma, dice il P. M., voi volete la rivoluzione sociale, e non la politica: voi combattete la società, non lo Stato. Quale società combattiamo noi? Quella dei pochi oziosi farabutti, o quella della • grande maggioranza dei lavoratori? P. M. - Io non posso permettere che qui si attacchino le istituzioni fondate sul consenso della, grande maggioranza della nazione (lungo mormorio di disapprovazione nel pubblico). 238 - Biblioteca Gino Bianco ..
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