Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

ecc., tanti espedienti immaginati per salvaguardare la sovranità popolare e persino per permettere anche alle minoranze di farsi valere e di aprir loro la via per diventare maggioranza ... Che bel sogno! Che ammasso di finzioni e di contraddizioni! Che stupefacente invenzione o scoperta del genio rivoluzionario! Quelli di noi che hanno frequentato la scuo~a di diritto si ricordano del paese d'utopia che alcuni professori, che erano nello stesso tempo deputati e qualche volta ministri, ci descrivevano; e tutti hanno potuto ammirare nella stampa politica le meraviglie del sistema costituzionale. I Gladstone, i Bluntschli, i Brunialti, ecc., lo hanno lodato in bei volumi, la maggior parte dei quali pubblicati sotto gli auspici dei governi rispettivi, a spese dei contribuenti. Questa è stata l'Arcadia della scienza politica. Tuttavia, note discordanti si fecero sentire di buon'ora. In Italia, il Filangieri; in Francia, il Leverdays, Elia Régnault, il Dolfus; in Inghilterra, il Bentham, piu tardi il Carlyle; ultin1amente una folla di scrittori: A. Majorana, P. Ellero, Max Nordau, Raul Frary, Adolphe Prins, David Sym, Woodrow Wilson, e parecchi uomini di Stato : il Disraeli, il Minghetti, il Bonghi, il .Principe Consorte, il Gladstone stesso hanno fatto riserve e formulato critiche contro il governo parlamentare; e l'esperienza, ahimé!, ha dato un grave colpo alla nostra fiducia in questa forma di governo. Le critiche vertono soprattutto su tre punti : I. La sincerità della rappresentanza nazionale; Il. Il funzionamento dei freni, dei contrappesi, ecc., descritti . , p1u sopra; III. L'efficacia del sistema in rapporto alla legislazione e al1' amministrazione. Mi affretto a dire che alcune delle critiche in questione colpiscono piuttosto le teorie messe innanzi dagli scrittori che il sistema stesso. Per esempio, si è notato (Bonghi, « Nuova Antologia», 1884 e, prima di lui, già nel 1~69, la « Civiltà Cattolica», rivista clericale di Milano) che la Camera non rappresenta la maggioranza 176 BibliotecaGino Bianco

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