di dottrina e di politica socialista ( critica dello statalismo mar, xista, confutazione della teoria economica rigidamente unitaria del collettivismo d' ispirazione socialdemocratica tedesca e conseguente interpretazi'one politi'ca della democrazia come decentramento, riduzione al mini.mo o addirittura assenza di potere), sia per il posùivo ampliamento delle prospettive socialiste ( problema dei ceti medi·, questi'one meri'dionale, alleaf'!za organica dei· partiti popolari sulla base di un comune programma di sostanziali rii orme di struttura), senza per altro far coincidere queste prospettive con quelle di un qualsiasi partito democratico borghese, né ridurre l' azi'one sociali'sta a un generico e gretto ri'formismo legalitario tendenzi"almente mini'steriale, di cui il Merlino fu sempre un fiero avversario (vedi la polemica con Filippo Turati ri'prodotta nel gi'à ricordato volume Revisione del marxismo), cosi come avversò ogni altra forma di opportunismo, in vi'rtu di un sentimento di fermissima intransigenza morale, derivatogli· anch'esso dalla sua an_teriore formazione politi'ca. Dopo gli articoli del 1891 ne « La Société Nouvelle )), il M erlino non ·si· occupò piu pubblicamente,· per quanto noi sappiamo, di marxismo. Tornato di nascosto in Italia nel gennaio del 1894 insi·eme con Errico Malatesta, pochi giorni dopo, in circostanze quasi romanzesche, fu arrestato a Napoli per la delazione di u_na spia, e dovette scontare alcuni anni di carcere, non essendo ancora èaduta in prescrizione la sentenza del tribunale di Roma del lontano 1884, la quale condannava lui, il Malatesta ed altri internazionalisti a parecchi anni d/ prigione. Riacquistò la libertà nel febbraio del 1896 e si stabili a Roma, dove esercitò per tutto il resto della vita la professione di avvocato~Ripresi con rinnovato fervore gli studi, l'anno seguente pubbli'cò il grosso volume Pro e contro il socialismo (esposizione critica dei principi e dei sistemi socialisti), che è un libro con cui si inizia quello che abbiamo detto il terzo periodo merliniano e che è da considerare l'opera sua principale. Tutto un capitolo di questo volume è dedicato alla crùica del marxi·smo, che è continuata ne XIX BibliotecaGjno Bianco
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