Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

vato l'ideale della giust1z1a esclusivamente nella libertà dei contratti. Partendo dalla supposizione che tutti gli uomini sono naturalmente eguali, essa non domandava per loro che la libertà, e sperava che gli scambi avrebbero luogo a valore eguale e con vantaggio reciproco. Essa ignorava la portata economica dell'istituzione delle classi sociali. L'attività sociale era considerata come l'effetto spontaneo dell'azione degl'individui e dei loro rapporti. Ciò. era vero, ma solamente in parte. Noi domandiamo oggi con giusti scambi, giuste istituzioni economiche. Noi non riconoscian10 nessuna istituzione al di sopra della storia, eterna nel passato e nel futuro. Noi giudichiamo le istituzioni dai loro effetti e di ciascuna ci domandiamo come è nata, quale necessità ha per esistere e a quale scopo sociale risponde. La maniera con cui lo Spencer confuta i socialisti e i comunisti è veramente sorprendente. Egli attribuisce a tutti coloro « che oggi si sforzano di sopprimeré il diritto di proprietà >>l'opinione che « è ingiusto che un uomo riceva benefici proporzionati ai suoi sforzi))' che un individuo non può « a buon diritto ritenere il possesso di tutto ciò che il suo lavoro ha prodotto >>.Noi domanderemmo che « quantità differenti di lavoro fruttino quantità uguali di prodotti >>,che si abbia « eguale ripartizione di sforzi disuguali>>. Tutto ciò è evidentemente falso. Il Marx, il Lassalle e tutti quanti non han fatto che provare che i capitalisti si arricchiscono dei frutti del lavoro dell'operaio, ornandosi delle penne strappate al vero produttore. Il Proudhon calcolò il profitto dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo e concluse che su dieci operai il capitalista ne mangia uno. Lo Spencer non può ignorare ciò. Ma ammettiamo che egli abbia chiuso i libri del Marx e del Lassalle, come quello del George, dopo averne scorso appena qualche pagina; egli avrebbe potuto apprendere dal suo collega Sidgwick (Method of Ethics, V edizione, p. 289) che l'ideale socialista è « un modo di distribuzione della ricon:ipensa al lavoro del tutto diverso dalla libera concorrenza, e che consiste propriamente nel rimunerare i lavoratori secondo il valore intrinseco del loro lavoro ... >>Il professor Sidgwick aggiunge che ciò sarebbe certamente il maggiore avvicinamento all'ideale della giu166 Biblioteca Gino Bianço

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