Le loro elocubrazioni in questa materia formano un capitolo interessante della sofisticheria umana e mostrano fino a che punto la ragione umana può traviarsi nella giustificazione delle ingiustizie più vergognose. Pur ostentando un sovrano disprezzo per la gi~stizia come principio regolatore dei rapporti economici, gli economisti si affannarono per scoprire da quale qualità personale deriverebbe il profitto. Piccole virtu furono inventate nel risparmio, nel rischio, nel controllo della produzione; ultimamente si è insistito molto sull'abilità dell'intraprenditore. Non bastando tutto ciò, si fu obbligati a far larga parte al caso (la « congiuntura >> dei Tedeschi), come sorgente dei profitti. Ma il risparmio, il rischio, il controllo, ecc. è stato possibile isolarli e rimunerarli a parte con l'interesse, coi premi di assicurazione, gli stipendi dei direttori, ecc., e il profitto rimane sempre. Esso è anzi il fine reale e non dissimulato della economia capitalista, il motore della produzione, il regolatore degli scambi. Il lavoro è il suo servo. · Ciò che spiega il favore col quale gl'insegnamenti degli economisti furono accolti, è che essi favorivano gl'interessi della classe dirigente, mentre davano la spiegazione dei fatti piu notevoli del «momento» economico. Gli economisti proclamavano inflessibili, immutabili, naturali le loro leggi. Ci· potevano essere eccezionI, deviazioni passeggere; ma l'equilibrio si ristabiliva per la forza stessa delle cose, senza l'intervento dell'uomo. Si diceva agli operai : « Le vostre unioni di mestiere sono per lo meno inutili, poiché non possono cambiare le leggi economiche, non possono aumentare il fondo dei salari >>. In Inghilterra la dottrina dell'eguaglianza dei salari, ha detto Cliffe Leslie, ha contribuito molto a perpetuare i bassi salari.degli operai agricoli nelle regioni del sud; quella dell'eguaglianza dei profitti ha nociuto agli operai in generale, prima di tutto come salariati, poi come consumatori e contribuenti; e la dottrina d'un tasso « naturale >> dei salari fu la causa principale delle leggi sui cereali, il cui danno minore inflitto agli operai fu il rialzo del prezzo del .. grano. 155 Biblioteca Gino Bianco J ' '
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