valente del servizio che egli renderebbe agli altri. Eguaglianza di salari a lavoro eguale; eguaglianza di profitti per affari simili; eguaglianza di prezzo nel mercato uni versale; vale a dire reci- . procità perfetta negli scambi economici, determinati dal costo di produzione delle cose o dei servizi scambiati. Ogni parte con- . traente riceverebbe esattamente l'equivalente di ciò che essa dà. Il contratto di lavoro non farebbe eccezione alla regola: vi sarebbe in esso scambio tra forza di lavoro e prodotti del lavoro (salario). L'operaio riceverebbe tutto ciò che può produrre senza capitale; il capitalista prenderebbe la differenza tra la produtti- · vità del lavoro nudo e quella del lavoro aiutato dal capitale; il proprietario, l'eccedenza di produzione del lavoro applicato a una terra migliore rispetto allo stesso lavoro applicato alla terra infima ' messa in coltivazione; e il beneficio della cooperazione, e i vantaggi dell'incivilimento, delle scoperte e del lavoro anteriore sarebbero (salvo oscillazioni di poca durata e di poca importanza) goduti da tutti, cioè dai consumatori. Per conseguenza, adattamento perfetto dell'uomo alla natura e vantaggio generale. Il regime capitalista sarebbe stato quello della piu vasta produzione, del maggiore benessere, della piu alta civiltà. Gli economisti facevano del lavoro il centro dell'economia, la sorgente unica della ricchezza, il regolatore supremo degli scambi. Essendosi il lavoratore servito per primo al banchetto della natura, i non lavoratori si sarebbero contentati degli avanzi, che si sarebbero ripartiti tra loro in proporzione dell'aiuto che ciascuno avrebbe prestato al lavoratore. La rendita e il profitto sarebbero degli extra della produzione. · L'una non entrerebbe nei prezzi, vale a dire che essa non sarebbe prelevata dalla parte toccata al coltivatore, né da quella dei lavoratori obbligati a scambiare i prodotti della loro industria coi prodotti del suolo. L'altro (il profitto) non sarebbe che un soprappiu di rimunerazione accordato a un lavoro anteriore. Del resto, gli economisti furono incapaci di spiegare la fun• zione, non dico del capitale, ma del capitalista nella produzione. 154 Biblioteca Gino Bianco
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