Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

tutta la sua analisi del Capitale: lo scambio fra equivalenti>> e giunge alla conclusi·one che « ogni tentativo di regolare secondo i principz di· giustizia distributiva assoluta il compenso del lavoro e la ripartizione dei· prodotti fra coloro che hanno parteci·pato alla produzi·one, è destinato a falli.re; e non vi è che il libero godimento, la_ solidarietà volontariamente stabilùa, un' intesa determinata dalle circostanze specifiche di luogo e di tempo che possa risolvere il problema della coesistenza degli uomùii in società >>. In queste righe abbiamo la contrapposizione della soluzi·one comunistaanarchica del problema alla soluzione marxista-colletti.vista, che figurerà in tutti i programmi dei partiti socialçl,emocratici europei. Nell'articolo successivo su La dottrina di Marx, che si può considerare una continuazione del precedente, il Merlino torna sul principio già discusso della equivalenza degh scambi e prende per la prima volta in esame la teoria del plus .valore, uno dei cardini del sistema marxista, e con una penetrante cri'ti·ca:ne scopre i punti ~itenutz· vulnerabili e asserisce l' insuffici·enza della spiegazione che essa dà del fenomeno dello sfruttamento cui l'operaio è sottoposto nella società borghese, no-n pochi aspetti del quale, secondo il Merlino, sfuggono alla visuale marxista. Questi aspetti sono i·nvece messi in luce dalla critz·camerliniana, attraverso l' analisi· di importanti fatti della società capitalistica contemporanea e di quella tedesca in particolare, e la dimostrazi·one che lo Stato è la causa principale della mùeria e dello sfruttamento degh operai. D'ora in poi il problema del valore, che diventerà per il Merlino il problema centrale dell'economia, urge nel suo spi·rùo e chiede una soluzione che superi l' atteggianiento negativo che abb1:a1J7,o visto precedentemente. Continuando la critica dell' economi·a classica e di quella spenceriana e lo studio delle correnti progressive della economia moderna, in particolare della scuola austriaca, egli ravviserà nel cosiddetto calcolo edonistico di questa scuola un criterio valido come legge generale del valore. Quasi contemporaneamente le indagini sulla rendùa e sul profitto,· intrecciandosi con le sue ricerche giuridiche, gli suggeriscono il concetto della socializzazione XVII ibliotecaGino Bianco

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