tuto constatare che sono riproduzioni testuali degli stessi articoli che il Merlino veniva pubblicando ne « La Société Nouvelle>> e che noi offriamo zn questo volume per la prima volta tradotti in italiano. *** Intorno al problema del valore, sul quale il Merlino concentrò, come abbiamo visto, la sua attenzione, egli ebbe due atteggiamenti diversi, che si colgono nelle pagine di questo volume. Già nell'articolo L'integrazione economica, scritto per « Le l ournal des Économistes >> su invito del suo direttore G. De M olinari, uno dei piu noti economisti francesi, egli affermava che « né l' economia politica né Marx sono riusciti ad oggettivare il valore, che è un rapporto f armantesi caso per caso fra una cosa e un bisogno >>. Nella società comunista, dove la produzione diretta per il consumo dominerebbe quella per lo scambio e le imprimerebbe una direzione conforme al suo spirito, « lo scambio sarebbe una forma d'associazione o si convertirebbe in associazione, cioè non sarebbe determinato dal quantum di lavoro incorporato nelle cose o da altra misura del valore, ma dal principio della reciprocità dei servizi>>. Questo principio, introducendo nello scambio un' esigenza morale, lo risolve in un atto di reciproca solidarietà, che rende inutile ogni misura di valore. La critica del Merlino al, concetto ricardiano-1narxista del valore si arricchisce nell' articolo Il programma di Gotha e la critica di Marx di altre osservazioni. « Vi sono differenti gradi di utilità del lavoro, e l'utilità dello stesso lavoro differisce a seconda che lo si riferisca all' individuo o alla società.... La stessa ineguaglianza che esiste fra i lavori, esiste fra i bisogni. Si può stabilire una misura esatta di queste ineguaglianze, si o no? Questa è la questione. Marx e i suoi discepoli, senza discuterla, ammettono la risposta affermativa >>. Proseguendo nella sua analisi, il Merlino discute il principio che Marx << ha mutuato dal 'economia borghese ed attorno al quale si svolge XVI BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==