Dobbiamo abbandonare l'illusione dell'abbondanza assoluta, rinunciare alla supposizione del lavoro minimo - dei pochi minuti· per giorno - e del lavoro piacevole. Si avrà probabilmente per m~lto tempo ancora del lavoro sgradevole, e in tutti i casi vi saranno lavori piu gradevoli e lavori meno gradevoli. Dobbiamo rinunciare anche alla supposizione che gli uomini si metteranno tutti a lavorare con eguale ardore. Vi saranno borghesi cl' istinto, cl' educazione e di tradizione; e questi certamente tenteranno di vivere alle spese degli altri. Saranno pochi? Giova sperarlo; tuttavia basterà che alcuni diano l'esempio, perché molti li imitino. E, si noti bene, ciò che bisogna temere dai fannulloni e dagli usurpatori è ancor meno la diminuzione di benessere che il loro consumo causerà ai membri attivi della società che non il germe d'ingiustizia che si insinuerebbe nella società e che, se si tollerasse, porterebbe a una nuova specie di sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo. Si pratichi pure la piu completa solidarietà verso gl'incapaci di lavorare, verso quelìi che meritano il nostro aiuto e la nostra simpatia; ma quando la scioperataggine deriva da soperchieria, il tollerarla significa preparare la corruzione e la dissoluzione della società. Né bisogna rimettere la soluzione di tutte le difficoltà all'opinione pubblica, di cui c'è da temere la tirannia e che, in · fondo, è sempre l'opinione di taluni; né immaginare scappatoie come quella di dire che non vi saranno piu fannulloni perché le ragazze non vorranno aver che fare con loro. Con questo modo ·di ragionare si confonde la selezione sessuale çon la condotta economica, e si attribuisce alla donna uno sviluppo morale superi~re all'uomo. Non vediamo forse oggi le donne invaghirsi dell'uniforme militare? Infine, non bisogna rimpicciolire il problema, e a proposito dell'organizzazione del lavoro e degli scambi citare la tavola comune, il piccolo circolo di famiglia (dove tuttavia non manca . l'autorità), la società di canto o geografica, ecc. I rapporti che 132 Biblioteca Gino Bianco·
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