Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

forzata omissione, rimandando il lettore all'appendice bibliografica, dove troverà l'elenco di tutti gli articoli (si tratta di un complesso di circa 400 pagine) che il Merlino venne pubblicando nella rivista belga. Egli potrà cosz farsi un, idea completa dei problemi e degl' interessi culturali che occupavano la mente del Nostro in anni decisivi per la formazione del suo pensiero. Nel primo periodo dell'attività del Merlino scrittore, che, come abbiamo visto, si conclude nel 1890, troviamo, fra molti scritti occasz·onali e di propaganda di valore disuguale, tre pubblicazioni che dànno la misura della serietà degli studi da lui compiuti e della sua capacùà intellettuale. Parliamo brevemente di ciascuna di esse. Socialismo o Monopolismo?, composto a Londra nei primi anni dell'esilio e stampato a Napoli nel 1887, è un volume di circa 300 pagine, nelle quali l'indagine storica e teorica intorno al fenomeno· del monopolio, sostenuta da una preparazione culturàle di prim'ordine, sz·svolge con chiaro e serrato procedimento logico in un organico disegno d'insieme. Per la prima volta, in questo libro, un socialista italiano espone, discute e confuta le teorie degli ~conomisti. L'opera perde tuttavia valore nella terza parte, dove gli argomenti validi per la propaganda prevalgono su quelli d' interesse scientifico; ma per l' importanza che hanno le prime due parti ( « Passato e presente. del monopolio >> e « Natura del monopolio )) essa dev'essere con diritto ~onsiderata, in ordine di tempo, come la prima opera di scienza della letteratura socialista italiana. E bisognerà attendere parecchi anni prima che la serie degli studi economici validi sul pz·ano scientifico,· iniziata con questo libro dal Merlino, sia proseguita da uomz'ni del valore di Antonio Grazia dei, di Arturo Labriola e di Enrico Leone. La critica delle dottrine economiche fu ripresa l'anno seguente nel Manualetto di scienza economica ad uso degli operai: un'aurea operetta di cultura ~~ra per gli operai, nella quale si ammira la felice contemperanza della XIII ibliotecaGino Bianco .

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