il MaM Teker Fare agli occhi del tremante ,Balthazar; è q'Ai cheegli doveva rizzars.i tutto intero e viivo sopra l'abisso, è. qui che dQV'eva spezzare il • suo vigilato sepolcro, che doveva la prima volta· dopo la morte rivedere la dolce luce della terra e dei cieli, ehe ,d'oveva erigersi il simbolo e al tempo stesso sentirsi come in. cru;a propria, come egli sapeva ·sorridere e gittare con noi tutti· i venti della storia, la gioia della speranza e della rivendic.azione sacra e augusta del domani. Matteotti il simbolo! sì, il simb~lo ! ho· pronunciato la parola .che lo sintetizza. ~imb_olo di socialismo, simbolo di devozione alla idea, simhol•• diiacrificio e di umanità, simbolo sopratutto di quella terra pro• lll~.~. di quell'avvenire ,di giustizia che egli ha preconizzato e riec'r,cato con tanto ardimentò, .;erso il tquale accorreva con tanto slàncio e .che egli credeva di raggiungere e di abbracciare un gior• no allorchè la Parca dagli occhi di scheletro_ l'arrestò, lo strangolò baciandolo sulla bocca. Ah! io sento compagni e voi lo itentite anche più di me, voi donne -socialiste valorose .compagne del no- ,5tfo rud-e travaglio, quanto questa parola il ,siinbolo è gloriosa e t:into arida come }'_amico ,che abbiamo perduto, come colui che era, lo si ripetè tante volte, il mio figlio intellettuale, proprio i\ ·mio ·,figliolo il più· caro dei miei figlioli, quello di cui ved(j an• cora il sorriso affettuoso, ironico e penetrante, l'ho qui davanti ai miei ·occhi, qµello che io accarezzavo prendendogli la testa fra le maqi '.come si fa ai ragazzi prediletti; codesto giovane trentacin• qlienne così ·giovane, così vivo, così forte, così dolce e ·così ~ot• .toniesso e -co•sìvolontario e tanto fiero e tanto modesto, così co• r_aggioso senza posa, così imperioso senza durezza, così indulgente per -gli altri e -così severo con se stesso, che predicava sopratutt9 con l'esempio;. così buon figliolo, così uoqio nella pienez-zà•del vocabolo, colui ch'io accompagnavo così spesso _per ap• prendere tutto ciò che i vecchi debbono imparare dai giovani, cJie veniva 'da me nella mia bella casa rimpianta di Milano, e la mja COII!cpagna.che così presto doveva raggiungerlo nel regno degli spettri, am~va ripetere che egli· veramente era ·il nostro idolo, CO• lui ch'io seguivo nella sua casa a Roma e lo vedevo abbracciare ,e ca;~·zzare i .suoi tre bambini, che· ignorano anche oggi la orribile 11<>rteche li colpì e a ogni. campanello ·che s_entono alla porta si · -8Biblioteca Gino Bianco
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