E qui, e qm m questo •Belgio così piccolo e così grande, così uno e èòsì. dive~s~ ·in se stesso dove fiamminghi e valioni, dove . ,- celti e· galli, do;e Frància, G~rmania, Oianda, Inghilterra si ilan~ no di ·gomito e confondono il loro genio e le loro audacie-, in questo laboratorio sperimentale della storia c dell'economia, dov·e il' ~ocialismo ~ive come in casa propria e presta °la propria aureo-· la agli individui e alle classi, qui dove l'idea ha il privilegio divino di trasformarsi immediatamente in azione, se pure non è piuttosto l'azione che precede e dà le basi all'idea, qui dove la teoria e la prntica, l'ideale e il reale non fanno che unò-, dove-- tutti i giorni del calendario sono un po' il primo Maggio, perchè ogni giorno è giorno di battaglia, è giorno di conquista, perchè avete imparato a nulla disdegnai·e di tutto ciò che porta una pi~tra all'edificio e a tesoreggiare tutti gli sforni quotidiani èhe· fanno e che faranno il -socialismo come quelle minuscole conchi- ·, glie madreporiche onde· si formano i nuovi continenti che emergono dai mari, fra le vostre cooperative, immagine e presagio della futura « società di uguali )), fra le vostre « case del popolo » delle quali il Vooruit è in prima linea, la prima nel tempo, la prima nella gloria, fra i vostri minatori che trasudano il diamante nero dalla loro pelle ;mnerita e indurita e scavano al tempo stesso gli ipo-gei della terra e quelli del capitalismo, fra i vostri tessili, il cui passo cadenzato ricorda il tic-tac del telaio, la cui evoluzione economica riassume e riflette q;ello della società contemporanea alla quale essi tessono il lenzuolo funebre, mentre tessono le fascie per quella che dovrà succederle, fra i vostri metallurgici ·il cui accento ha il timbro sonoro dei magli delle officine che non appartengono a loro, è qui che Matteotti perseguitato, calunniato, torturato nella sùa terra natale, inseguito persino nella sua tomba 6olitaria, ov,e si contende alla vecchia madre, desolata Niobe curvata e affannosa, financo la pietà degli ultimi crisantemi, massacrato nella propria terra dov,e è un delitto pronunciaré il suo nome e dove tuttavia la inquieta sua ombra, invano proibita e minac-ciata, sorg'e ogni sera nella bruma dei tuguri, come lo spettro che faceva impallidiré Lady !M'acbect, come la croce che mette in fu~a Mefistofele, e dove le ultime parole che egli pronunciava spirando, fiammeggiano sull'orizzonte tempestoso come -7Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==