« Il Fenomeno Giuridico nella Scienza Sociale )) lavoro che contiene in forrna sintetica un vero e proprio trattato di Sociologia, studiato sui sistemi <li Augusto Comte, Edgardo Spencer e Carlo Marx. Fu in grazia di questa. opera eh' Egli nel concorso del 1909, bandito dal Ministero della Giustizia in applicazione della Legge Orlando, potette conseguire il decimo posto fra i cinquanta messi a concorso pel passaggio dal Tribunale alla Corte d' Appello. Nel 1914 fu nominato Presidente dei Circoli di Corte di Assise di Frosinone e Velletri, e nell'anno successivo passò alla Presidenza della Corte di. Assise Straordinaria di Roma, che tenne per un biennio. Poi, a sua istanza, ritornò alla Presidenza dei Circoli di J, 7 elletri e Frosinone, fino al 1920. Durante il sessennio 1914-920 meditò e compose la sua opera principale: « La Scuola Storica Italiana del l)iritto e i suoi fondatori )) edita dalla Casa Editrice Colitti di Campobasso, e favorevollnente accolta da autorevoli quotidiani e riviste. Nello stesso volger di tempo e ancora per i tipi Colitti di Campobasso, pubblicò altro studio storico-filosofico cc Germanicre res )) ( come va trattata la Germania, durante e dopo la guerra). Con vero spirito profetico, in detto lavoro, sosteneva che se le potenze occidentali, dopo la vittoria, non avessero dato opera a disarmare e ridurre all'impotenza il popolo tedesco, questo, fra venti o trent) anni avrebbe scatenato una guerra ancor più tremenda e disastrosa. Ecco in proposito le parole del suo vaticinio: << dunque, niente accordo, niente trattative, niente politica di transazione e di compromesso; la Pace non può essere negoziata con la Germania: le dere essere imposta. Il mondo deve essere, almeno per tre o quattro generazioni, liberato dal fl,agello della guerra; questo obiettivo non si può raggiungere per altra via che distruggendo la potenza militare tedesca. Una pace dz accordi sarebbe la peggiore di fronte alla posterità, specie nel momento in cui ci sorride la speranza di una vittoria completa sui barbari)) ( giugno 1918). 84 BibliotecaGino Bianco
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