Umberto Terracini e altri - Matteotti

In moltissime province, a cominciare dalla mia, dalla provincia di Rovigo, questo metodo risultò eccellente. FINZI, SOTTOSEGRETARIDOI STATOPER L'INTERNO: Evidentemente lei non c'era! questo metodo non fu usato! MATTEOTTI: Onorevole Finzi, sono lieto che, con la sua negazione, ella venga implicitamente a deplorare il 1netodo che è stato usato. FINZI, SOTTOSEGRETARIDOI STATOPER L'INTERNO: Lo provi! MATTEOTT:I In queste regioni tutli gli elettori ... CIARLANTINI:Lei ha un trattato; perchè non lo pubblica? MATTEOTTI: Lo pubhlicherò quando mi si assicurerà che le tipografie del Regno sono indipendenti e sicure (Vivissi1ni rumori al centro e a destra); perchè come tutti sanno, anche durante le elezioni, i nostri opuscoli furono sequestrati, i giornali invasi, le- tipografie devastate o diffidate di pubblicare le nostre cose. (Rumori). La regola del tre, cui prima accennavo, diede modo al Partito dominante, di controllare personahnente ciascun elettore, ed applicare il giorno seguente ai ribelli la sanzione col boicottaggio dal lavoro e con le percosse. (Ru1nori). Voci: No! No! MATTEOTTI: Nella massima parte dei casi però non vi fu bisogno delle sanzioni, perchè i poveri contadini sapevano inutile ogni resistenza e dovevano subire la legge del più forte, la legge del padrone, votando per tranquillità della famiglia, la terna assegnata a ciascuno dal dirigente locale del Sindacato fascista o del Fascio. (Vivi rumori, interruzwni). 66 Biblioteca Gino Bianco

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