Ai candidati non fu lasciata nessuna libertà di esporre il proprio pensiero ... Presuppo to essenziale di ogni elezione è che i candidati, cioè coloro che domandano al suffragio elettorale il voto, possano esporre in conlraddittorio con il programma del governo, in pubblici comizi o anche in privati locali, le loro opinioni. In Italia nella massima parte dei luoghi, anzi quasi da per tutto, questo non fu possibile. UNA VOCE: Non è vero! Parli l'on. Mazzoni. (Rumori). MATTEOTTI: Su ottomila Comuni italiani e su mille candidati delle minoranze la possibilità è stata ridotta a un piccolissimo numero di casi, soltanto là ove il partito dominante ha consentito per alcune ragioni particolari o di luogo o di persona. (Interruzioni, rumori). Volete i fatti? La Camera ricorderà l'incidente occorso al collega Gonzales. TERUZZI: Noi ci ricordiamo del 1919, quando buttavate gli ufficiali nel Naviglio. lo, per un anno, sono andato a casa con la pena di morte sulla testa! MATTEOTTI: Onorevoli colleghi: se voi volete contrapporci altre elezioni, ebbene io domando la testimonianza di un uomo che siede al banco del Governo, se nessuno possa dichiarare che ci sia stato un solo avversario che non abbia potuto parlare in contraddittorio con me nel 1919. Voci: Non è vero! Non è vero! 56 Biblioteca Gino Bianco .-
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