Umberto Terracini e altri - Matteotti

• I . . . La causale vera della Sua morte, la volontaria offerta della Sua vita, l'imperativo ultimo della Sua coscienza fu la difesa della democrazia politica. La libertà è nella vita dei popoli quello che l'onore è nella vita degli individui: una volta perduti, li si riconquista amarissimamente. Il Cadavere di Matteotti è ai piedi di questo altare della democrazia. LUIGI BENNANI ( da « La Gimtizia », 7-6-1952) . . . Il sacrificio di Matteotti insegna che la lotta è tutto e che bisogna affrontarla e organizzarla a tempo come azione di massa, prima di essere ridotti individualmente con le spalle al muro, quando l'onore non può più essere olocausto e martirio; una rutilante semente per la riscossa di domani. (Dalla prefazione a « Giacomo Matteotti contro il fascismo ::o • Ed. Avanti! Milano-Roma 1954). Pmnto NENNI •.. Morendo per il proletariato, del quale era in Italia uno dei rappresentanti più grandi e singolari, Matteotti si sacrificava assieme, e non contraddittor~amente, anche per coloro che amici del proletariato non erano e non sono, garantendo ad essi, nella sconfitta, la libertà. FBANCESCOTAORMINA (Assemblea Regionale Siciliana, 11-6-1954) 333 · Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==