' I l'estero e gli uomini politici più in vista dettero sovente aiuto e risonanza al fascismo ed al suo duce, annullando gli sforzi della nostra ininterrotta clandestina attività antifascista. Da questa personale e collettiva responsabilità dobbiamo trarre motivo di ripresa e di vittoria. I nostri tre Martiri ci ammoniscono che dobbiamo resistere alle gravi difficoltà dell'ora per vivere e dob. hiamo vivere per vincere. I tre Martiri ci ammoniscono e c1 msegnano che la vita è disciplina, che la vita è battaglia dove non si salva chi sbanda, che la vita è ascensione, è missione, la cui legge superiore è il dovere, il lavoro, la produzione; che la vita non è dolore nè piacere ma lotta tenace, rischio, per il bene nostro, per il bene di coloro che abbiamo procreato, per il bene della collettività. I tre Martiri ci ammoniscono che dobbiamo vivere e lottare e consegui - re il potere non per vendicarci, ma per creare le basi della futura società, per impedire il ritorno delle forze fasciste; che col fascismo non possiamo accettare compromessi nello stesso modo che non possiamo accettare compromessi con la reazione, perchè fascismo e reazione ripugnano alla nostra coscienza di uomini liberi e democratici, nella stessa maniera che in religione Satana ripugna al credente ( e non bisogna dimenticare che l' antif asci· smo e l' antireazione non sono questioni giuridiche ma questioni di forza); che la società democratica e la rinascita del Paese non si conseguono fidando sulla comoda frase fatta dello stellone d'Italia, per cui tutto andrà bene perchè tutto deve andar bene inquantochè lo stellone ci protegge. Noi siamo sì fidenti, sicuri della risurrezione d'Italia, ma lo siamo perchè abbiamo fi. ducia nelle nostre forze, nel nostro ingegno, nel nostro lavoro e nella nostra volontà. Calcoliamo quindi sulle nostre forze e non sullo stellone che protegge l'Italia, perchè questo è solo un'assurda e comoda tesi per i deboli, per gli inetti, per i fatalisti, per i pigri. 277 Biblioteca Gino Bianco
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