morti dominano la loro epoca in virtù della loro azione, per merito dei loro studi, per la sublimità del loro eroismo. Accostiamoci quindi con la dovuta riverenza a Lui, agli avvenimenti che il suo nome racchiude, con la stessa riverenza con cui il sacerdote si accosta all'altare. Accostiamoci a questo uomo politico che ha onorato il partito socialista, che ha onorato il Parlamento, l'Italia tutta, per trarne, specialmente in questi giÒrni di travaglio politico, utili insegnamenti. Ricordiamo quanto ha fatto e quanto ha sofferto, quanto voleva fare per distruggere il fascismo, per salvare l'Italia, ricordiamo episodi, e non per la nostra memoria che non ne ha bisogno perchè della sua epica lotta fummo spettatori e, chi più chi meno, collaboratori. In tale ricordo Egli in questo istante ci ammonisce che se è caduto il fascismo non sono ancora scomparse le forze prefasciste che al fascismo dettero vita e sostegno e che ad un post fascis~o possono ancora dare vita e sostegno. Egli proprio in questo istante ammonisce i partiti antifascisti che debbono essere uniti e compatti attorno ai C. L. N. che furono la vera salvezza d'Italia contro il tedesco invasore e contro il fascismo e che sono gli unici che possono dare una struttura democratica al paese e del paese preparano la rinascita. Egli ammonisce noi uomini politici che dobbiamo spogliarci di ogni ambizione personale. Egli ci dice che, come uomini e come partiti, noi dobbiamo tutto subordinare ali 'Italia se vogliamo effettivamente una sua rapida rinascita. Egli, capo di un partito di lavoratori, ammonisce che il presidio più forte e più sicuro a difesa della libertà e della giustizia è dato dalla classe lavoratrice. 265 · Biblioteca Gino Bianco
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