una mortificante mediocre e burbanzosn dittatura personale, si sentiva da un pezzo. Il delitto Matteotti fu la goccia che fece traboccare il vaso. La rivelazione della immoralità e della mostruosità della dittatura fascista scosse anche It~ coscienze più accomodanti. Fu possibile in un giorno ciò che pareva doversi attendere da chi sa ancora quanti anni di dolore e di abiezione. I partitì, tutti i partiti, si unirono nella difesa delle libertà elementari. E nacque H blocco formidabile delle opposizioni. Il primo Comitato di opposizione orse nell'ambito parlamentare il 13 giugno e decise l'astensione dai lavori della Camera. Chiusa la Camera non cessò la sua attività e indisse per il 27 giugno a Montecitorio la solenne commemorazione di Matteotti, facendola coincidere con l'astensione dal lavoro per dieci minuti ordinata dalla Confederazione Generale del Lavoro. In quella riunione i gruppi di opposizione votarono un ordine del giorno che equivaleva ad un vero e proprio atto d'accusa contro il Governo. Nei grandi e nei piccoli centri sorsero spontaneamente dei Comitati di opposizione la cui alacre attività raggiunse in breve risultati formidabili. Il fascismo fu ovunque isolato. I suoi legami col paese furono spezzati. Ma la fase saliente della battaglia delle opposizioni fu quella parlamentare. I discorsi pronunciati alla Ca~era ed al Senato dai rappresentanti dei partiti di opposizione costituiscono un documento destinato ad onorare in ogni tempo la storia del nostro Parlamento. 219 Biblioteca Gino Bianco
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