Una magistratura indegna A questo punto mi punge la grave e imprescindibile necessità di precisare alcuni fatti che tornano a massimo disdoro della grande famiglia di magistrati, componenti a quell'epoca il personale della Corte di Appello di Roma. La verità è l'ombra di Dio su questa misera terra: il tacerla, sarebbe viltà, e significherebbe venir meno al primo obbligo che contrae chi, come me, si è accinto a scrivere la cronistoria di un avvenimento dal quale ebbe inizio la rovina economica, politica e morale della Nazione. In ciò mi uniformo all'insegnamento del più grande storico antico, quando scrisse queste memorande parole: « Stimo ufficio principale di an192 Biblioteca Gino Bianco
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