Ecco alcuni brani del famigerato articolo a firma del direttore Carli, per dare una pallida idea dell'ambiente di violenza, di odio e di intimidazione in cui, io e Tancredi, eravamo costretti a svolgere la noslra penosa azio• ne di giudici onesti. « Se la soglia, che si vorrebbe contaminare col sospetto, è quella di Palazzo Chigi, le Camicie Nere vi faranno buona guardia... Non siamo così ingenui da non capire dove volete arrivare. Volete accusare il nostro Capo, lo volete macchiare di sospetto e d'infamia? Ebbene, allora troverete pane duro per i vostri denti. Il Duce è, per noi, cosa sacra, è al di sopra di tutto e di tutti, perchè in Lui s'identifica la salute della Patria e il suo divenire, perchè senza di lui, sarebbe l'anarchia e il caos, perchè, senza la sua guida, l'Italia di domani, che noi faremo grande ad ogni costo, resterebbe una pura espressione letteraria. Chi toccherà la Milizia troverà del piombo, egli ha detto un giorno. Ed oggi, l'Italia fascista risponde: Chi tocca il Duce sarà polverizzato. Poichè il Duce è al di fuori e al di sopra di ogni sospetto e di ogni ombra di colpa. E anche il formulare una simile idea, è ingiuria che va terribilmente punita. Questa vostra congiura contro la Nazione è tenuta d'occhio dal fascismo, compatta organizzazione guerriera che domanda solo un ordine, un cenno. 1 cospiratori della fogna, mascherati ad amici del popolo {in realtà sono suoi traditori), pare intendano accostarsi al palazzo Chigi, dove l' ombra di Crispi veglia sulla gigantesca fatica dell'Uomo indispensabile. Lasciamoli accostare a questa soglia. La notte in cui ciò avvenisse, per tutti i nemici d'Italia, sarebbe la notte di San Bartolomeo ». 116 Biblioteca Gino Bianco .-
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