I lanzichenecchi del fascismo Intanto, essendosi calmata la pubblica effervescenza dei primi tempi del processo, i fascisti avevano ripreso coraggio ed erano tornati alla campagna di minacce e di violenze. Erano ricominciate le cosidette spedizioni punitive con assalti alle fiorenti cooperative di consumo impiantate, nella media e nell'alta Italia, da cattolici popolari e da socialisti. I militi fascisti, reclutati fra gli elementi peggiori della malavita italiana, invadevano i locali delle cooperative; bastonavano i loro custodi e rubavano quanto di meglio contenevano, fracassando tutto ciò che non era trasportabile. Naturalmente, la Polizia assisteva passivamente a siffatto brigantaggio. 174 Biblioteca Gino Bianco
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