Umberto Terracini e altri - Matteotti

La vedova dolorosa: Velia Titta Matteotti Il secondo o terzo giorno dopo l'inizio del nostro lavoro istruttorio, unitamente a Tancredi e al cancelliere Scagnetti, mi recai nella casa della vedova Matteotti per ricevere la dichiarazione di querela della signora Velia Titta. Debbo spiegare che fino a quel giorno quasi tutti, e quindi anche la famiglia Matteotti, ignoravano che l'infelice deputato era stato trucidato. Si diceva che gli imputati arrestati lo avevano trasportato in un posto segreto, e che la Polizia era in movimento per liberare il catturato. Appena la signora entrò nella sala dove l'aspettavamo, alla nostra vista scoppiò in un pianto dirotto. Cercai di calmarla, dicendole parole di conf orto e dandole a credere che non si era ancora perduta la speranza che il mari132 BibliotecaGino Bianco

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