mentare di Predappio, al quale la natura matrigna aveva soltanto inoculato il delirio della più sfrenata ambizione, la voracità del vampiro ed una do• se assai abbondante di fenomenale sfrontatezza, accoppiata all'arte del perfetto commediante politico. Egli, per suprema sventura dell'Italia, mettendo a profitto la balordaggine e la vigliaccheria di gran parte del nostro popolo, usando prima le arti della frode e dell'astuzia, e poi l'aperta violenza, riuscì a mettere in atto quello che Lucio Sergio Catilina aveva soltanto premeditato. E, fenomeno unico più che raro nella storia delle nazioni, giunse al segno da ridurre il popolo italiano a tale grado di pervertimento, da ottenerne gli onori divini di un Semideo. Tutti, fatta eccezione di pochi spiriti liberi che vivevano appartati e quasi nascosti agli occhi del pubblico, piegavano le ginocchia dinanzi a lui; e vi fu financo un deputato del Veneto che durante una clamorosa tornata della Camera si pose ai piedi del ridicolo Nume, in atto di adorazione e gli baciò le mani fra gli applausi dei pretoriani della maggioranza dell' Assemblea. Molti ricordano, perchè è storia di ieri, che fino alla vigilia del crollo del fascismo i muri delle case e dei pubblici edifici erano coperti da iscrizioni di questo genere : Saluto al fondatore dell'Impero! Mussol;ni ha sempre ragio;1e! Il Duce è al disopra di tutto e di tutti. Credere, tacere, ed obbedire al Duce! L'avvilimento aveva colpito tutte le classi sociali, senza distinzione di sorta. Vi furono delle persone, dei professori di Università ed altri, noti al pubblico, scienziati e letterati, che non si vergognarono dare alle stampe opuscoli da essi firmati, nei quali si gabellava Mussolini come genio di prima grandezza, da superare Giulio Cesare e Napoleone. Nessuno potrà smentire queste mie affermazioni. 122 BibliotecaGino Bianco
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