Da quanto obiettivamente ho esposto, appare evidente che erano state fatte al Fagella vivissime raccomandazioni perchè usasse di tutta la sua influenza su di me per indurmi ad affidare la funzione di Istruttore al consigliere Favori che era il più gradito al Ministero. Alla fine del nostro colloquio, il Presidente mi annunziò che Crisafulli sarebbe intervenuto nella istruttoria del processo a mezzo del suo sostituto Umberto Guglielmo Tancredi, e che era stato applicato temporaneamente alla Sezione di Accusa il Cancelliere della Corte lginio Scagnetti, funzionario distinto per carattere e intelligenza. Questa ultima notizia mi fece molto piacere. Lo Scagnetti, infatti, lungo la grave e delicata istruttoria, si dimostrò solerte, scrupoloso e soprattutto segretissimo. Colgo questa occasione per fargli i miei elogi che ha realmente meritato. Dopo la partenza per Catania, ove fui mandato in seguito alle ripetute e recise resistenze ad offrire la mia cooperazione al salvataggio della banda macabra degli assassini e dei loro mandanti (Mussolini e Marinelli), non ebbi più rapporti con lo Scagnetti. Mi auguro che un giorno egli possa leggere queste carte, se, vincendo la mala fortuna dello scrittore, riusciranno a ve• der la luce a mezzo della stampa. 102 Biblioteca Gino Bianco --
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