Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

86 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI in quelli che riparano sotto il pretesto formale che tutti governi borghesi sono eguali». « Ora, per tali divergenze tutte astratte o proiettate nel più lontano futuro, non è permesso tenere divisa la classe lavoratrice italiana, e toglierle tutto quel lievito di speranze, di ardimento, di consensi, che soli possono permettere un'azione efficace, entusiastica e concorde nel momento attuale». « Il nemico attualmente è uno solo : il fascismo. Complice involontario del fascismo è il comunismo. La violenza e la dittatura predicate dall'uno, divengono il pretesto e la giustificazione della violenza e della dittatura in atto dell'altro. I lavoratori italiani, ammaestrati· dalle dure esperienze del dopoguerra, devono riunirsi concordi contro il fascismo che opprime, e contro l'insidiosa discordia comunista; così nel campo dell'azione politica, come nella economica». « I fatti del resto lo impongono, anche al ·disopra delle nostre minori antipatie, risentimenti, ecc. ». « Se non possono muoversi i Partiti ufficialmente, i socialisti dell'uno e dell'altro campo devono porre la questione e risolverla. Senza ritarçlo. Le cose non avvengono dà sé; ma ad opera degli uomini. n ritardo serve soltanto a diffondere un più largo scetticismo nelle masse, e a lasciare quindi penetrare negli spiriti indeboliti i veleni più opposti ». « Le obiezioni sono facili, e le sento; ma bisogna superarle ad ogni costo, per agire rapidamente». Intanto, allestisce un opuscolo in cui sono riassunti e tradotti, in piano linguaggio, i principii e i metodi del partito socialista; e dice nella prefazione: « Ricordiamo qual'era la condizione delle plebi italiane trenta o quarant'anni fa. Ricordiamo la feconda opera di BibliotecaGino Bianco

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