82 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI il Presidente del Consiglio denuncia quel che fa la reazione fascista nel suo Polesine. Come si manifestano le incursioni che vi si praticano? « Si manifestano - egli afferma - nella forma più orribile che mai altrove si sia vista. Nel cuore della notte, mentre i galantuomini sono nelle loro case a dormire, arrivano i camions di fascisti nei paeselli, nelle campagne, nelle frazioni composte di poche centinaia di abitanti; arrivano accompagnati naturalmente dai capi dell'agraria locale, sempre guidati da essi, poiché altrimenti non sarebbe possibile conoscere nell'oscurità, in mezzo alla campagna sperduta, la casetta del capolega o il piccolo miserello ufficio di collocamento. Si presentano davanti a una casetta e si sente l'ordine: circondate la casa. Sono venti, cento persone armate di fucili e di rivoltelle». « Si chiama il capolega e gli si intima di scendere. Se il capolega non discende, gli si dice : se non scendi ti bruciamo la casa, tua moglie, i tuoi figliuoli. Il capolega discende, se apre la porta lo pigliano, lo legano, lo portano sul camion, gli fa11no passare le torture più inenarrabili, fingendo di ammazzarlo, di annegarlo, poi lo abbandonano in mezzo alla campagna, nudo, legato ad un albero!•». << Se il capolega è un uomo di fegato e non apre e adopera le armi per la sua difesa, allora è l'assassinio immediato che si consuma nel cuore della notte, cento contro uno. Questo è il sistema nel Polesine ». L'interrogante continua denunciando il proposito dei proprietari, per rompere le organizzazioni, di abbandonare le terre, di lasciarle perfettamente incolte; e conclude : . « Voi del Governo assistete inerti o complici. Noi non deploriamo più, non domandiamo più nulla. Ora voi siete informati delle cose; la Camera è avvertita. Questo è quello che volevo dirvi. (Applausi all,estrema sinistra, commenti) ». BibliotecaGino Bianco
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