Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

IL PARLAMENTARE 63 MATTEOTTI - Molti dei sindaci dei piccoli paesi st>TUJ stati costretti all'esilio. Un galantuomo, il sindaco di un paesello sul Po, ritornato, fu subito accerchiato nella sua casa dalle bande armate, ed il comand<,mte dei carabinieri andò a dirgli che, per tranquillità sua, era meglio che ritornasse via dalla sua casa e dal suo paese (Interruzioni all'estrema destra). Quando si sparse la voce che il sindaco di Polesella era ritornato in casa, una banda armata entrò in essa, la d~vastò, la incendiò e la sua povera moglie, i poveri bambini furono costretti ad emigrare, perché non avevano più né un solo vestito, né un solo mobile della loro abitazione. Un giovane di Pontecchio, ritornato, fu circondato, preso di mira con le rivoltelle e intimato di partire immedfotamente e accompagnato fuori del paese. Il Sindaco di Villanova Marchesana fu più volte ricercato e assalito nella sua casa e costretto a fuggire. Il Sindaco di Ceneselli fu assalito più volte intorno alla sua abitazione, bastonato sulla strada, e buttato tramortito in un fossato. E gli autori sono sempre i componenti di quelle bande che il Governo conosce, che le autorità conoscono, perché una associazione ne fa continuamente l'apologia, ne pubblica i manifesti, e ne circonda le parate, sotto gli occhi delle autorità. La stampa arriva dove essi vogliono, quando essi vogliono! I giornali devono avere il loro lasciapassare; e guai a chi è sorpreso a leggere un giornale che non accomoda alla banda che impera nel suo piccolo paese! Del diritto di riunione non se ne parla più da parecchi mesi. Una riunione anche di poche persone non è più possibile, assolutamente! ... (Interruzioni e rumori all'estrema destra). PRESIDENTE - Ma lascino parlare! ... BibliotecaGino Bianco

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