58 LA VITA E L'OPERADI GIACOMOMATTEOTTI tutto, nella Valle Padana, nell'Emilia, nel Veneto, e nel Polesine, fino alla Lombardia, dappertutto, nonostante il patto di pacificazione, nonostante l'arma che il Governo diceva di avere in mano per applicare la legge alle bande armate, che sovrapponevano la giustizia privata alla giustizia pubblica. Lo ha dichiarato del resto or ora, quel sinistro partito degli agrari . . . (Rumori). (Voci) - Perché sinistro? PRESIDENTE- Perché siede ,a sinistra (Ilarità). MATTEOTTI - ... quel sinistro partito degli agrari, il quale, di fronte all'annunzio di un fatto di sangue avvenuto a Pizzighettone, ha dichiarato poco fa che quella era una semplice « ritorsione ». Esso ha così espressamente confessato che in Italia un partito civile costituzionale usa la ritorsione, cioè la violenza e l'organizzazione di bande come arma normale. Onorevole Bonomi, di codesta confessione esplicita che cosa pensate? Il patto di pacificazione fu quindi dichiarato nullo non dopo i fatti di Roma, come racconta ai suoi lettori il « Duce che precede ». Il Duce questa volta è arrivato con l'ultimo treno, perché il patto di Roma era stato dichiarato nullo da moltissimi mesi, prima ancora della sua applicazione, dal gruppo più grosso di tutti i suoi seguaci. Nella nostra pr~wincia il partito agrario-/ ascista, le bande di criminali ed i pagatori delle bande . . . (Interruzione del deputato Torre Edoardo - Scambio di apostrofi tra l'estrema sinistra e l'estrema destra). PRESIDENTE - Facciano silenzio! MATTEOTTI - Se i colleghi mi offriranno un miglior nome per colui che uccide, io allora cambierò le mie parole (Apostrofi del deputato Piccinato - Vivissimi rumori). PRESIDENTE - On. Piccinato, taccia! La richiamo all'ordine. Se vuole, si iscriv,a a parlare. BibliotecaGino Bianco
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