48 LAVITAE L'OPERA DI GIACOMOMATTEOTTI abbiano voluto discutere, approfondendoli, i provvedimenti finanziari proposti dal Governo». Egli rifà l'esame di essi e ad un certo punto del lungo discorso annota : « Anche noi socialisti bolscevichi sentiamo tutto il disagio della vita nazionale, e quanto voi e, forse, più di voi, abbiamo il desiderio che la nostra nazione sia ricca e felice. (Commenti). Ma nello studio obiettivo, tecnico, materiale, che ho cercato di fare colle mie deboli forze di vostro allievo, l'impressione è che voi vi siete messi contro questo dilemma inevitabile: o spegnere le fonti della vostra stessa vita capitalistica, del finanziamento del vostro Stato borghese, ovvero rinunziare ai criteri fondamentàli della vostra legge medesima e violare quei criteri. ispiratori ai quali noi socialisti soli potremmo essere favorevoli, non voi». Nella stessa tornata del 21 luglio Matteotti ha presentato una interrogazione « sui fatti che si svolgono in questo momento presso il giornale "L'Epoca" ». MATTEOTT-I « Ho presentato questa interrogazione perché proprio ora mi è stata telefonata notizia di fatti gravissimi che denotano che si entra in un sistema. Gli operai della tipografia de " L'Epoca " mi hanno telefonato queste testuali parole: Una masnada ha assaltato la tipografia de " L'Epoca ", per distruggere· il macchinario. Gli operai si sono difesi da sé colla violenza contro la violenza (Interruzioni) e hanno impedito, momentaneamente, l'assalto e la distruzione del macchinario. La forza pubblica è intervenuta a difesa quasi ultimata, ed ha arrestato, in gran parte, gli operai che difendevano "L'Epoca" (/ nterruzioni e rumori). Queste sono le notizie che mi hanno telefonato gli operai direttamente. Essi dicono anche che in pochi sono rimasti asserragliati, difendendosi senza nessun aiuto da BibliotecaGino Bianco
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