LA MADRE « ... Quando nella scialba mattinata, dentro il borgo che era tutto silente come un camposanto, il feretro fu portato, a braccia di compagni, dalla stazione alla casa, il salotto a terreno era già convertito in cappella ardente. Poco dopo, annunciata da un ansioso mormorio degli astanti, scendeva, barcollando, la signora Isabella ... ». (Turati, v. p. 318) BibliotecaGino Bianco
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