336 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI gw 1915 la sua esperienza più profonda e l'orrore della violenza rimarrà in lui come uno degli aspetti f ondamentali del suo modo di essère. Soffermiamoci per un istante su questi problemi che sono i pro-blemi di oggi, e più ancora forse quelli dell'oscuro domani. A contatto della guerra il socialismo si universalizza, e da pura dottrina economica e da puro atto per l'emancipazione delle forze del lavoro, diventa una dottrina di emancipazione totale, di lotta contro tutte le forme di oppressione. Il significato umanistico del socialismo che era già contenuto nella dottrina dei grandi Maestri si era venuto, durante un mezzo secolo, disperdendo di fronte ad una realtà che celava agli occhi di molti le sue segrete mostruosità. È il periodo del determinismo economico che lascia nell'ombra l'aspetto politico, e diciamo pure umano, dei grandi problemi. L'antitesi volontaristica di questo determinismo non è meno lontana dalla visione integrale dei compiti del socialismo. L'esperienza tragica della guerra ripropone con brutalità la vera natura umana dei compiti del socialismo, nel!'atto stesso in cui genera la sua eresia estrema: il totalitarismo inumano, burocratico, comunista. Dovunque c'è oppressione, dovunque c'è limitazione dell'umano, irrompe l'inumano, si alimentano le cause della guerra. Il capitalismo è una di queste caùse perché è oppressione, ma non è l'unica forma di oppressione. Bisogna scendere al fondo dell'esperienza, bisogna_,al di là della stessa divisione delle classi, individuare l'origine del male che pesa come una maledizione sulla razza degli uomini. BibliotecaGino Bianco
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