Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

NEL XXX ANNUALE DEL MARTIRIO 333 blemi che sono nello stesso tempo al limite ed al vertice dell'umano, si forgia il suo carattere puro come un diamante e la sua intelligenza spoglia di ogni retorica. Matteotti non va al popolo. Matteotti è popolo nell'atto in cui i problemi del popolo sono diventati i suoi problemi, la ragione di essere della suq, vita e delle sue lotte. Matteotti vive la tragedia del bracciantato del suo Polesine come la sua tragedia ma non si abbandona né al nichilismo dell'aristocratico scettico, né alla faziosità del plebeo chiacchierone ed indolente. Su una situazione di estrema, miseria delle masse popolari, Matteotti interviene con le risorse dell'azione appassionata, ma coordinata e intelligente. Matteotti è di quegli uomini che sanno che la storia non pone mai problemi che non si possano risolvere, è di quegli uomini che sanno che il pensiero e l'azione possono in tutte le circostanze trasfarmare situazioni disperate in situazioni coordinate e ricche di significati. La situazione che deve essere trasformata è di natura economica e sociale ed è agli aspetti economici e sociali dei problemi che Matteotti si volge con tenacia missionaria e col sussidio ~i una rigorosa dottrina. - Capo dei braccianti del Polesine alla vigilia della prima guerra mondiale Matteotti indica ai 50.000 organizzati la strada giusta e li guida nelle loro lotte. « L'opera di Matteotti» - scrive Gobetti - « trascurava quasi deliberatamente i circoli e si svolgeva nelle leghe. Consulenza alle Cooperative agricole, aiuto nella creazione delle Cooperative di Consumo, tendenza a fare in tutte le sedi questioni pratiche di realizzazione. Le sue predilezioni per le scienze giuridiche ed economiche trovavano qui l'opportunità di inserirsi nella sua fede socialista e non fu solo il più dotto dei socialisti che scrivessero di economia BibliotecaGinoBianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==