Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

• 330 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI È di questa stoffa che sono formati coloro per i quali l'esperienza della vita ha il significato di un lavoro che si compie con buona coscienza come un atto di lealtà verso i propri simili. Sincerità, lealtà, tali sono i modi con cui gli spmtz superiori vanno incontro alla vita per raccogliere le domande che essa propone ad ogni istante e per formulare le risposte in un dialogo eterno, spoglio di ogni retorica; tale era il modo di Giacomo Matteotti. Questo rispetto per la vita, ossia per la storia quali che siano le forme con cui si manifesta - quelle di una fede religiosa o di una convinzione razionale - è la nota che distingue le anime forti dalle anime fiacche, gli uomini vivi - quelli per i quali vale l'imperativo «Muori e diventa » - da coloro che altro non sono che « oscuri ospiti di una tenebrosa terra ». E da questi uomini la vita acquista a sua volta un significato più profondo come un lavoro collettivo che si nobilita dell'apporto dell'artigiano geniale . . Anima forte era Matteotti: non animato da una fede trascendente, ma pervaso dal senso religioso della vita e della storia e dei doveri che essa comporta. E i doveri che la vita imponeva alla generazione di Matteotti erano immani. Nell'urto brutale con la rocciosa realtà della guerra il mondo degli inizi del secolo si trasforma rapidamente. Anche prima erano crollati imperi ed anche prima civiltà mille_narie erano scomparse senza quasi lasciar traccia di sé. Ma mai prima d'allora si era vista una così prof onda crisi di valori, un così turbinoso agitarsi di inquietudini, una ricerca più affannosa di nuove certezze o un abbandono più disperato di antiche fedi. BibliotecaGino Bianco

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