IL PROCESSO AGLI ASSASSINI 303 Sulla responsabilità di Mussolini .come mandante, l'Avvocato Generale dice : « H.o l'obbligo di ricor,dare quanto da illustri parlamerntari del tempo, ci è stato detto sul conto di Mussolini e di coloro che più gli erano vicini ,e che ambo le chiavi avevano del cuore del novello Federico : ogni sua parola era un ordine e si face,va a gara a interpretarne anche il più recondito pensier,o e ,a tradurre in atto i suoi desideri, sot'to qualunque forma manifestati. Ben possibile quindi che Marinelli, credendo di eseguire un ordine del capo del Governo, desse incarico a Dumini di sopprimere Matteotti senza neanche rendersi conto delle. conseguenze gravissime del fatto ». « Un argomento a mio avviso decisivo a favore della· tesi dell'omicidio premeditato è dato dal denudamento del cadavere». « ... La diligenza dimostrata dal Dumini nel raccogliere gli indumenti è la prova migliore che il fatto facesse parte del piano progettato di sopprimere· Matteotti e di occultarne il cadavere e renderne difficile la identificazione ». « Ed ultimo argomento a favore della mia tesi è ·la c.onsegna effettuata dal Dumini cil Fasciola, per recapito al M ussolimi, de~ passaporto e di una lettera asporiata al M atteotti, e ciò a compro-va della e·secuzione del delitto, giusta il mandato avuto ». « Ultima pre,ve,dibile osse:rvazi•onedella difesa: la uccisione di Matteotti nella vettura è contro la tesi dell'omicidio premeditato ». « Anche questa circostanza si spiega senza difficoltà ». « M atte1otti, dato il numero degli aggressori, si dové subito rendere conto che l'unica sper.amza di salvezza per lui era rappresentata dal non abbandonare la macchina, non fosse altro per il fatto che percorrendo· o stazionando questa su vie di traffico, gli imputati non avrebberOI,osato sopprimerlo, per tema di essere sorpresi e notati da gente di passaggio. BibliotecaGino Bianco
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