Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

300 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI Milano, nel periodo 1912-1915. Come mai i socialisti tolleravano un simile tipo? A me faceva disgusto perché era viscido. Per me Marinelli era completamente asservito a questi definiti ambienti, era dominato, era controllato. Marinelli temeva di più coloro che lo avevano nelle mani e lo potevano compromettere di quanto potesse temere di Mussolini. Nell'udienza del 7 febbraio 1947, Silvestri rileva a proposito della cosiddetta Ceka: « La Ceka - una squadretta - era una organizzazione di violenti facinorosi o criminali », « la quale si manifestò sporadicamente negli episodi che precedettero il delitto Matteotti: l'aggressione a Forni, l'assalto al villino Nitti, le bastonate a tradimento a Misuri, l'aggressione ad Amendola ». « ... Questa organizzazione esisteva embrionalmente fin dai primi tempi dell'avvento del Fascismo al Governo, ma aveva ricevuto una forma organica in seguito a una riunione tenutasi per iniziativa e volere dell'on. Mussolini. Vi erano a capo Cesare Rossi e Marinelli che ne curava il finanziamento coi fondi dei Ministeri, era alle dirette dipendenze del Presidente e aveva lo scopo di difendere la sua persona, il Governo e la Rivoluzione fascista». Non sappiamo quanto influisse sull'animo dei giudici questo tentativo di discriminazione di Mussolini quale mandante diretto del delitto, coll'accreditamento della versione che fossero Marinelli e Dumini a interpretare il desiderio del Capo di eliminare l'autore del discorso fatto e di un, altro minacciato e ancor più grave discorso. Certo è che nell'opinione del Procuratore generale fermo era il convincimento della premeditazione del delitto, sia che rispondesse al riposto pensiero di Mussolini, o all'interesse occulto dei capitalisti suoi sostenitori per deprecare un'ipotetica associazione di governo coi socialisti unitari. BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==