Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

292 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI costituire per tutti gli onesti, per tutti coloro che hanno amato e sofferto per la patria, una provocazione permanente? ». E concluse: « Qualora, o signori giurati, voi accettaste la tesi del Procuratore generale, e cioè che costoro dovrebbero rispondere di complicità in omicidio preterintenzionale per il fatto solo che esiste un morto, voi non potreste negare a noi la scusante della provocazione grave, che viene a ridurre alquanto la gravità della pena ».5 In base alla sentenza della Corte, Viola e Malacria vennero assolti; Dumini, Volpi e Poveromo condannati alla pena di anni cinque, mesi undici e giorni venti di reclusione, alla interdizione perpetua dai pubblici uffici, alla interdizione legale per la durata della pena, alle spese del processo ed al risarcimento dei danni. Per il decreto d'amnistia del 31 luglio 1925, godendo essi del condono di anni quattro, la loro pena, computato il sofferto, si ridusse così a poco più di altri due mesi di carcere. 6 5 Da Il processo Matteotti alle Assise di Chieti - L'arringa di Roberto Farinacci (Società editoriale « Cremona nuova ~, 1926). 6 VINCENZO SEcHr, op. cit., p. 88. BibliotecaGino Bianco

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